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Le nostre pubblicazioni

 
4215 LE FONDAMENTA DELL’IMPERO
Monologo inservibile a un attimo dal crollo

Spettacolo scritto e prodotto dalla Compagnia Quinta Parete.
Prefazione al testo di Sergio Pierattini

Ricorda A serious man dei fratelli Coen questo godibilissimo e intenso pezzo teatrale. C’è un protagonista che appare dalle prime battute sopraffatto da un destino che sembra divertirsi a seminare la sua esistenza di incidenti e fastidi; pietre d’inciampo di una vita che potrebbe altrimenti felicemente scorrere serena. I quindicimila euro di debiti contratti dal fratello ricordano la bustarella che rischia di compromettere la carriera e l’integrità morale e professionale dell’uomo raccontato dai Coen. La solitudine del loro eroe trova qui eco nella deprimente quanto inadeguata camicia grigia che indossa Umberto il giorno dell’incontro con i clienti transalpini. Simbolo evidente di una vita affettiva inaridita che trova la sua unica ragione d’essere in tiepidi rituali come la cena pronta da mettere in forno che il protagonista trova al ritorno dal lavoro o nella sterile condivisione di un talamo nuziale che nessun moderno elettrodomestico potrà più riscaldare.

Umberto è un eroe italiano e non ha nel proprio Dna i tormenti e i dubbi legati alla tradizione ebraica che prova Larry Gopnik. Lui è profondamente superficiale come in fondo lo è o lo è diventato a seguito di una lenta e inesorabile mutazione, il nostro carattere nazionale. Solo l’irrompere della malattia, l’imminente profilarsi della tragedia riesce a scuoterlo fino alle viscere. La vicenda si chiude prima di sapere se ce la farà o meno.

La camera d’albergo dove lo troviamo nel primo quadro mi ha fatto pensare all’ultimo rifugio dell’animale che – consapevole della propria morte – trova conforto e dignità isolandosi dal resto dei suoi simili. Di sicuro il profilarsi della tragedia suscita riflessioni e sarà l’occasione, forse, per ritrovare valori e dignità perduta. Un personaggio, una situazione che ricordano troppo da vicino la crisi attuale che stiamo vivendo come comunità nazionale per non scuotere profondamente lettori e spettatori.

Si organizzano presentazioni del libro in occasione degli spettacoli.