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MEZZO CHILO – LA BOTTEGA DEL TEATRO

 

Per il quinto appunto di Aria Aperta Teatro Festival calcherà il palco del festival uno spettacolo di Bottega del Teatro, diretto ed interpretato da Serena Guardone, Menzione Speciale di Premio Scenario 2019 con la seguente motivazione: Mezzo chilo racconta e interpreta il privato con coraggio e verità. Un diario che si fa narrazione civile nella capacità di infrangere con ironia il tabù della vergogna celata nella patologia. Riuscendo a costruire un affresco di momenti scenici, veicolati da una fragilità emotiva che si fa partitura fisica, Serena Guardone ci offre un teatro che esplora con consapevolezza e rigore il tema del disturbo alimentare.” 

 

Giovedì 24 giugno – ore 21:30

Castello di Casalgrande

MEZZO CHILO

MEZZO CHILO - FOTO 3 (1)

segnalazione speciale Premio Scenario 2019

di e con Serena Guardone

tecnico audio Vittorio Vitiello

soluzioni illuminotecniche Francesco Lari

maschera Ferdinando Falossi

residenza Teatro due Mondi

 

LO SPETTACOLO

Può un diario privato trasformarsi in discorso pubblico? Mezzo Chilo cerca di rispondere a questa domanda attraverso un’operazione artistica e politica in cui l’attrice (autrice e regista) recupera un suo personale diario del passato e decide di usarlo come materiale da cui partire per portare in scena i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA).

Lo spettacolo si sviluppa attraverso un dispositivo scenico di “trasduzione del segnale” da una testimonianza privata in ecosistema pubblico e trasforma un semplice frigorifero nel portale tra mondo interiore e universo collettivo. Ne viene fuori non una narrazione lineare, ma un susseguirsi di quadri che stratificano diverse prospettive di quel presente immobile tipico del disagio mentale.

Mezzo Chilo risponde al bisogno di dire la verità, raccontare quello che si è, far uscire la malattia dal senso di vergogna e restituirla per quello che è, al di là delle tipiche narrazioni irreggimentate che conosciamo: sporca, violenta, ribelle. Tuttavia fin da subito lo spettacolo chiarisce i patti col pubblico: la faccenda è seria, ma non da prendere troppo sul serio. Come se l’unico modo di parlare con onestà del dolore fosse la possibilità di giocarci assieme, Mezzo Chilo è soprattutto una continua e divertita manipolazione ironica e in esso l’ironia più che una chiave di lettura diventa una vera e propria modalità di esistere e comunicare, un luogo dove incontrare gli altri e condividere quanto di mostruoso abbiamo dentro.

“Ho deciso di fare questo spettacolo un’estate di diversi anni, perché avevo letto un po’ troppo un certo Emmanuel Carrère e mi ero convinta di voler raccontare solo qualcosa che conoscevo veramente bene. Non solo volevo raccontare proprio quelle cose di me che non avrei mai e poi mai detto a nessuno”.

 

Guarda il trailer https://vimeo.com/379237052