Il progetto si ispira al “Prometeo Incatenato” di Eschilo per affrontare tematiche attuali quali: il progresso, l’uomo e la tecnica, il viaggio duale (tra virtuale e reale), e l’identità. La figura di Prometeo rappresenta il desiderio delle giovani generazioni di dare un nuovo significato al progresso, più etico ed umano. Il titano rappresenta anche la fiducia nella tecnica umana di creare un futuro migliore e al contempo la consapevolezza dei suoi rischi e limiti. Prometeo è inoltre il titano che viaggia tra due mondi, quello divino (virtuale) e quello degli uomini (reale). Questo aspetto apre il tema dell’identità, individuale e collettiva, che viene affrontato anche attraverso la diversità, e la disabilità rappresentata dal dio Efesto, tenuto nascosto nel ventre di Gaia e costretto ad incatenare Prometeo. L’identità si crea solo grazie all’incontro vero e profondo con il diverso, non famigliare e la collettività. In una società occidentale che valorizza l’omologazione, il solipsismo e la comunicazione di massa superficiale si rischia di perdere sia l’identità individuale che quella collettiva.